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Violenze nella Repubblica Centrafricana, il governo respinge il cessate il fuoco

A Nairobi è stato firmato un accordo di cessate il fuoco tra le milizie di ribelli ex Séléka e anti-balaka per fermare le violenze nel paese. Il governo ad interim di Bangui ha rifiutato l’accordo

Altri 2 aggiornamenti

Almeno cinque morti in una serie di attacchi nel nord nella Repubblica Centrafricana

Almeno cinque persone sono morte nei villaggi del centronord della Repubblica Centrafricana, nel corso di attacchi attribuiti alle milizie peul e agli ex ribelli Séléka. Per sfuggire alle violenze, la maggior parte degli abitanti si è rifugiata nella boscaglia.

Negli ultimi mesi, la regione di Nana Gribizi è stata teatro di violenti scontri tra i Séléka e le milizie anti-balaka. Almeno un migliaio di Séléka sono di base nel capoluogo Kaga Bandoro, al comando dei capi ribelli fedeli al generale Nourredine Adam, numero due del gruppo e vicino al leader ed ex presidente del paese Michel Djotodia, costretto alle dimissioni il 10 gennaio del 2014. Afp

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