La corte suprema della Malesia ha confermato la condanna a cinque anni di carcere per il leader dell’opposizione Anwar Ibrahim, ritenuto colpevole di sodomia. L’appello presentato dai legali di Anwar contro il verdetto di un tribunale del marzo 2014 è stato respinto.
La condanna impedisce all’ex vice primo ministro di ricoprire cariche politiche e di partecipare alle prossime elezioni previste per il 2018. Anwar, 67 anni, è alla guida di un’alleanza di tre partiti che si oppone al governo del primo ministro Najib Razak.
Anwar è stato ritenuto colpevole di aver avuto rapporti sessuali con un suo ex assistente nel 2008. La sodomia è illegale in Malesia, paese a maggioranza musulmana, ma raramente i casi finiscono in tribunale. Reuters
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it