Centinaia di persone sono scese in strada a Kidal, in Mali, per protestare contro un accordo di pace preliminare firmato dal governo il 1 marzo ad Algeri che non è stato ancora accettato dai ribelli tuareg nel nord del paese.

Il video della Reuters


Si riuniscono oggi a Kidal duecento delegati dei gruppi dei ribelli, i capi tradizionali e i rappresentanti della società civile coinvolti nei negoziati di Algeri, che per tre giorni dovranno discutere i termini dell’accordo. L’incontro è il culmine di otto mesi di colloqui tra le varie parti del conflitto maliano.

La popolazione locale è ostile al potere centrale di Bamako e alla presenza della missione delle Nazioni Unite nel paese, obiettivo di diversi attacchi nelle ultime settimane. Gli abitanti della regione di Kidal rifiutano gli accordi perché non prevedono misure per assicurare l’autonomia del nord del paese, rivendicata dal Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (Mnla). Secondo un funzionario dell’Onu coinvolto nei negoziati “i rappresentanti dei ribelli tuareg dovranno riuscire a far accettare il compromesso alla popolazione, ma non sarà facile”. Jeune Afrique, Reuters

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