Dal 1 gennaio 2016 bisognerà aspettare quattro mesi in più per andare in pensione. È il risultato dell’adeguamento dei requisiti previdenziali all’aspettativa media di vita introdotto da una legge del 2010 del governo Berlusconi con cadenza triennale. Quindi dal prossimo anno e fino al 2018 gli uomini andranno in pensione a 66 anni e sette mesi. Le donne del settore privato ci andranno a 65 anni e sette mesi e le lavoratrici autonome a 66 anni e un mese. Le dipendenti pubbliche invece avranno le stesse tempistiche degli uomini: 66 anni e sette mesi. La riforma Fornero, introdotta nel giugno del 2012, ha inserito un nuovo adeguamento alla speranza di vita nel 2019. La Stampa
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