Le autorità francesi hanno concluso la ricerca dei corpi delle vittime del volo Germanwings precipitato sulle Alpi francesi il 24 marzo, con 150 passeggeri a bordo. L’identificazione delle vittime continuerà con l’analisi del dna. I resti dell’aereo saranno rimossi dal luogo dell’impatto.
Le analisi della seconda scatola nera dell’aereo hanno confermato che il copilota ha agito deliberatamente, ma continuano le indagini per chiarire la responsabilità della Lufthansa nell’incidente.
Secondo il Wall Street Journal, l’agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) aveva espresso preoccupazioni su mancati controlli, da parte delle autorità tedesche, sugli aerei e gli equipaggi delle compagnie aeree di bandiera, dovuti anche alla mancanza di personale. Nel novembre del 2014 l’Easa aveva formalmente chiesto a Berlino di trovare una soluzione a questi problemi. Le autorità che stanno conducendo l’indagine apriranno anche un’inchiesta sulla “debolezza del sistema” che potrebbe aver portato al disastro.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it