L’articolo di Rolling Stone che denunciava un caso di stupro nell’università della Virginia è “la storia di un fallimento giornalistico”. Un rapporto della Columbia university, commissionato dallo stesso mensile statunitense, è arrivato a questa conclusione dopo aver esaminato il lavoro dell’autrice dell’articolo e della redazione della rivista, accusati di aver “messo da parte o ritenuto superflue le pratiche essenziali dell’indagine giornalistica”.

L’articolo, uscito nel novembre del 2014 con il titolo “A rape on campus”, raccontava la storia di una studentessa di 18 anni, chiamata Jackie, che diceva di essere stata stuprata per ore da un gruppo di ragazzi della confraternita Phi Kappa Psi. Ma la polizia non ha trovato conferme del racconto di Jackie, che è stato smentito da diverse persone. Rolling Stone ha commissionato allora l’inchiesta della Columbia university per fare chiarezza.

Il direttore di Rolling Stone, Will Dana, si è assunto tutta la responsabilità dell’errore giornalistico e, insieme all’autrice dell’articolo, Sabrina Rubin Erdely, si è scusato. L’editore ha annunciato che non licenzierà nessuno. L’articolo è stato rimosso dal sito della rivista. La confraternita Phi Kappa Psi ha annunciato un’azione legale.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it