I giurati del processo per l’attentato alla maratona di Boston si riuniscono oggi per la seconda fase dell’udienza, in cui sono chiamati a decidere se l’imputato Dzhokhar Tsarnaev dovrà essere condannato a morte o all’ergastolo. L’8 aprile Tsarnaev è stato giudicato colpevole di tutti e trenta i capi d’accusa a suo carico.
Gli avvocati di Dzhokhar continueranno a portare avanti la linea di difesa secondo cui il fratello maggiore, Tamerlan, rimasto ucciso in una sparatoria con la polizia quattro giorni dopo il fatto, è stata la mente dell’attentato. Secondo la difesa Dzhokhar, che all’epoca aveva 19 anni, ha agito sotto l’influenza del fratello, mentre secondo l’accusa Dzhokhar ha agito come complice alla pari di Tamerlan.
Jessica Kensky e Patrick Downes, genitori di un bambino di otto anni rimasto vittima dell’attentato, hanno chiesto al dipartimento di giustizia degli Stati Uniti di eliminare la possibilità di emettere la sentenza di morte in cambio di una condanna all’ergastolo. Secondo la coppia, sarebbe il modo migliore per assicurare che Tsarnaev “sparisca dalle nostre coscienze collettive”.
Il giudice George O’Toole ha dichiarato che questa fase del processo potrebbe durare fino a quattro settimane.
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