La guardia costiera libica ha arrestato circa 600 migranti africani, tra cui donne incinte e 18 bambini, che avevano cercato d’imbarcarsi per l’Europa su un peschereccio. Lo ha riferito un portavoce della polizia. Il paese nordafricano, in cui è in corso un conflitto tra milizie rivali e tra due governi avversari, è da tempo una delle principali basi del traffico di esseri umani dall’Africa verso le coste italiane.

“La guardia costiera ha arrestato 585 migranti irregolari da diversi paesi africani, come Somalia, Eritrea, Ghana e Mali”, ha detto Mohamed al Ghwaili, portavoce del dipartimento immigrazione della polizia. Al Ghwaili ha riferito che gli africani avevano cercato di imbarcarsi per l’Italia su un vecchio peschereccio a Sabratha, una cittadina a ovest di Tripoli.

La guardia costiera libica subisce pressioni da parte dell’Europa per bloccare il flusso di migranti e aveva già annunciato il 3 maggio di aver intercettato diverse imbarcazioni con a bordo circa 500 persone.
I migranti fermati in Libia vengono rinchiusi in centri di detenzione dove le condizioni di vita sono disumane, secondo le associazioni di difesa dei diritti umani.

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