Un manifestante arrestato a Santiago del Cile durante una protesta, il 14 maggio. (Luis Hidalgo, Ap/Ansa)

Durante una protesta degli studenti a Valparaíso, in Cile, per la riforma del sistema scolastico, due ragazzi sono stati uccisi mentre stavano disegnando dei graffiti su un muro. Si tratta di Exequiel Borbarán Díaz, 18 anni, e Diego Guzmán Farías, 24 anni, che sono stati uccisi da colpi da arma da fuoco.

È stato accusato dell’omicidio un altro ragazzo di 22 anni, proprietario del muro su cui i ragazzi stavano scrivendo.

Il 14 maggio si sono tenute proteste in tutto paese che hanno portato in piazza centinaia di studenti contro la riforma del sistema scolastico. I manifestanti chiedono che il governo porti a termine le riforme promesse da Michelle Bachelet in campagna elettorale e una maggiore partecipazione nel processo di riforma del sistema educativo. Il movimento studentesco cileno chiede una riforma della scuola dal 2011. Infatti nel paese solo la scuola elementare è gratuita, tutti gli altri gradi di istruzione sono finanziati da risorse pubbliche solo al 25 per cento. Per questo la maggior parte degli studenti deve chiedere prestiti e indebitarsi per portare al termine il suo percorso scolastico e frequentare l’università.

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