Il testo della Buona scuola al voto della camera
La camera dei deputati vota oggi il testo finale del disegno di legge sulla riforma della scuola, presentato dal governo il 27 marzo e dal 14 maggio sottoposto ad alcuni emendamenti.
Dopo il voto il provvedimento passerà al senato, dove non sono previste modifiche sostanziali, anche se qualche aggiustamento è ancora possibile. I sindacati intanto hanno annunciato per oggi nuove manifestazioni.
Il testo finale è molto diverso da quello proposto all’inizio dell’iter legislativo. Ecco alcune delle modifiche più importanti.
- Introduzione della programmazione triennale dell’offerta formativa in cui le scuole indicheranno il fabbisogno di personale docente e Ata (articolo 2).
- Attribuzione al dirigente scolastico del compito di conferire incarichi triennali, rinnovabili, ai docenti assegnati all’ambito territoriale di riferimento. Obbligo di mettere on line sul sito della scuola il curriculum dei professori e divieto di parentela tra preside e professore della scuola. Il preside utilizzerà i docenti dell’organico dell’autonomia per la copertura delle supplenze fino a 10 giorni. (articolo 8 e 9).
- Assunzione di docenti a tempo indeterminato per i vincitori del concorso a cattedra del 2012 e a gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento (articolo 10).
- Soppressa la possibilità di destinazione del 5 per mille alle scuole statali e paritarie, dal 2016 (articolo 17).
- Approvata la detrazione delle spese sostenute per la frequenza scolastica nelle scuole paritarie dell’infanzia, primarie e secondarie, per un massimo di 400 euro all’anno per studente (articolo 19).
- Approvati il rafforzamento dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica e lo stanziamento di 40 milioni per il 2015 (articoli 20-22).