Un cittadino marocchino di 22 anni è stato arrestato dalla Digos e dai Ros di Milano perché sospettato di aver pianificato ed eseguito materialmente l’attentato al museo del Bardo, in Tunisia, lo scorso 18 marzo, che causò la morte di 24 persone. Touil Abdelmajid, arrestato a Gaggiano in provincia di Milano, era ricercato dalle autorità di vari paesi e su di lui pendeva un mandato di arresto internazionale, emesso dall’autorità giudiziaria tunisina.

L’uomo era arrivato in Italia via mare, a Porto Empedocle, lo scorso febbraio, dove però aveva ricevuto un provvedimento immediato di espulsione. Dopo l’attentato del Bardo a marzo era ritornato in Italia (non si sa ancora quando, né dove).

L’uomo è stato identificato e arrestato in seguito alle indagini aperte dalla polizia dopo che la madre di Abdelmajid aveva fatto denuncia dello smarrimento del passaporto del figlio. La donna vive in Italia con regolare permesso di soggiorno.

Nella casa dove Abdelmajid viveva con la madre e due fratelli, estranei alla questione, sono stati sequestrati materiali che saranno oggetto di indagine da parte degli agenti. Tra le accuse a suo carico ci sono: omicidio volontario con premeditazione, cospirazione ai fini di commettere reati contro la sicurezza interna dello stato, incendio, sequestro di persona, adesione a organizzazione terroristica, attentati per cambiare la forma di governo.

Se le autorità tunisine faranno richiesta di estradizione, l’uomo potrebbe rischiare la pena di morte in Tunisia. Il governo tunisino aveva riferito in questi mesi di aver arrestato la maggior parte dei responsabili dell’attacco, rivendicato da gruppi affiliati allo Stato islamico.

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