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Il gruppo Stato islamico distrugge il carcere di Palmyra, simbolo del regime siriano

La struttura è stata fatta saltare in aria il 30 maggio, dieci giorni dopo la conquista dell’antica città, patrimonio dell’umanità dell’Unesco, da parte dei jihadisti. Per ora il patrimonio culturale della città è stato risparmiato

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Lo Stato islamico controlla metà del territorio siriano

I jihadisti dello Stato islamico hanno raggiunto l’ultimo tratto della frontiera tra Siria e Iraq controllata dalle forze governative. Lo afferma l’Osservatorio siriano per i diritti umani, dopo il ritiro dell’esercito dal valico di Al Tanf e l’avanzata dei combattenti nella città di Tadmor (Palmyra).

Lo Stato islamico ora controlla più di 95mila chilometri quadrati della Siria, il cinquanta per cento del suo territorio, sostiene l’Osservatorio. I miliiziani occupano le province di Deir Ezzor e di Raqqa, e hanno una forte presenza a Hasakeh, Aleppo, Homs e Hama.

Giovedì 21 maggio le Nazioni Unite hanno ricevuto testimonianze secondo cuile forze siriane hanno impedito ai civili di lasciare Palmyra, dopo la conquista da parte dei jihadisti, e hanno espresso preoccupazione per i siriani rimasti intrappolati nella zona.

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