Il bilancio delle vittime del caldo straordinario in India sale a 1.500
Non si ferma l’ondata di caldo straordinario che ha colpito l’India meridionale e che in poco più di una settimana ha provocato 1.500 vittime. Gli ospedali devono gestire un afflusso enorme di gente disidratata, con forti mal di testa, vertigini e sintomi di delirio a causa della temperatura che ha sfiorato i 50 gradi centigradi. Nello stato dell’Andhra Pradesh, uno dei più colpiti, i morti sono 1.020, più del doppio del numero registrato nello stesso periodo dello scorso anno.
“L’ondata di caldo del 2015 è stata più breve ma più pesante in termini di vittime”, ha fatto sapere Arjuna Srinidhi, responsabile del programma sul cambiamento climatico del Centro per la scienza e l’ambiente (Cse).
Le autorità locali intanto continuano a raccomandare di bere molta acqua e hanno ordinato di allestire dei ventilatori nelle baracche dove vivono i più poveri, costruite spesso con lamiere e senza finestre, dentro le quali la temperatura è ancora più alta. “Dormire per strada è meglio”, ha spiegato un operaio.
Le previsioni meteorologiche hanno però annunciato un miglioramento delle condizioni: si prevede infatti che l’ondata di caldo passerà entro quattro o cinque giorni.