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Quinto giorno a Ventimiglia per i migranti, il papa chiede perdono per chi chiude la porta 

Circa cento migranti hanno passato un’altra notte sulla scogliera di Ponte san Ludovico e si preparano al quinto giorno di proteste alla frontiera bloccata dalle autorità francesi. Intanto il papa è intervenuto sul tema dell’immigrazione, chiedendo di pregare per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca aiuto

Altri 19 aggiornamenti

La polizia interviene in un centro di accoglienza per migranti a Roma

Dopo lo sgombero dei migranti accampati davanti alla stazione Tiburtina, a Roma la polizia è intervenuta anche nel centro di accoglienza Baobab. Nella struttura avevano trovato rifugio molti migranti, in gran parte eritrei e somali, sfuggiti allo sgombero di ieri. Il centro però dispone solo di 210 posti letto, mentre ad avere bisogno di un riparo sono in circa settecento. Centinaia di loro hanno dormito per la strada. L’intervento delle forze dell’ordine aveva l’obiettivo di evitare la concentrazione dei migranti sul marciapiede e di spingerli a entrare nella struttura. Quando sono arrivati gli agenti molte persone sono fuggite e ora stanno pian piano facendo ritorno verso il centro.

Sul posto si trovano gli operatori della Croce rossa, mentre la protezione civile ha distribuito casse d’acqua. I pasti sono distribuiti dalla Caritas e da altre associazioni religiose.

La concentrazione di migranti a Roma e a Milano è dovuta alla chiusura delle frontiere italiane fino al 15 giugno, decisa in occasione del G7 in Germania, che impedisce loro di proseguire il viaggio verso il nord Europa.

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