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Quinto giorno a Ventimiglia per i migranti, il papa chiede perdono per chi chiude la porta 

Circa cento migranti hanno passato un’altra notte sulla scogliera di Ponte san Ludovico e si preparano al quinto giorno di proteste alla frontiera bloccata dalle autorità francesi. Intanto il papa è intervenuto sul tema dell’immigrazione, chiedendo di pregare per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca aiuto

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Migranti bloccati a Ventimiglia per la chiusura della frontiera con la Francia

Tra i cento e i duecento migranti sono bloccati a Ventimiglia, al confine tra l’Italia e la Francia, dopo che le autorità francesi hanno chiuso la frontiera impedendo la via di accesso verso il nord Europa. In molti hanno dormito per strada nella zona di Ponte San Ludovico, mentre altri hanno trovato una sistemazione in stazione. Volontari della Croce rossa e di altre associazioni si occupano dell’assistenza.

Alcuni migranti hanno organizzato una protesta per chiedere di passare il confine. Secondo le fonti della polizia francese, nell’ultima settimana più di mille migranti sono stati rimandati in Italia sulla base del trattato di Dublino, che prevede che la domanda di asilo sia esaminata dallo stato dove il richiedente ha fatto ingresso nell’Unione.


Il sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, ha detto che nel corso della giornata il numero dei migranti fermi alla frontiera è diminuito, il che vuol dire che probabilmente hanno trovato un modo alternativo per passare il confine.

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