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Il parlamento di Hong Kong ha respinto la riforma elettorale voluta da Pechino

È stato bocciato con 28 voti contrari e solo otto a favore il pacchetto di riforme che comprendeva il regolamento per le prossime elezioni del 2017. Le forze dell’opposizione hanno così dato voce alle proteste di massa contro il tentativo cinese di imporre i candidati

Altri 2 aggiornamenti

Protesta a Hong Kong alla vigilia del voto sul piano di riforma elettorale

La manifestazione a Hong Kong.

Migliaia di persone hanno partecipato a una manifestazione a Hong Kong, alla vigilia del voto cruciale da parte del consiglio legislativo locale sul piano di riforme politiche presentato dal governo dell’ex colonia britannica, che include il regolamento per le prossime elezioni generali che si svolgeranno nel 2017. La votazione avverrà entro la fine della settimana. Secondo le linee guida, preparate dal Comitato permanente del congresso nazionale del popolo cinese, i candidati dovranno essere prima esaminati da una commissione di Pechino. Solo dopo aver passato la selezione potranno presentarsi alle elezioni. I manifestanti chiedono invece una maggiore autonomia e la libertà nell’elezione del chief executive.

La nuova protesta si è svolta a nove mesi di distanza dalla grande mobilitazione del movimento Occupy central, che ha coinvolto migliaia di persone tra settembre e dicembre dello scorso anno.

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