Cos’è il mese di Ramadan? Nella religione islamica è il nono mese del calendario musulmano. Ha una durata di 29 o 30 giorni a seconda del ciclo lunare.
I fedeli che osservano il Ramadan devono digiunare e astenersi dal bere durante il giorno, mentre possono mangiare e bere dopo il tramonto. Inoltre devono rinunciare al sesso, al fumo e ad altre attività che possono disturbare gli esercizi spirituali e la preghiera. Nel mese di ramadan, i musulmani dovrebbero fare beneficenza (zakat).
All’orario della preghiera del tramonto si fa la rottura del digiuno, l’iftar: simangiano uno o tre datteri, si beve un sorso d’acqua o di latte e si procede alla preghiera del tramonto, a cui segue una cena. Nella notte, alcuni minuti prima della preghiera dell’alba, si può mangiare la colazione suhur.
Come si decide la data d’inizio del Ramadan? La legge islamica stabilisce che per dichiarare l’inizio del mese di Ramadan ci si basa su testimoni oculari che dichiarino davanti a un giudice di aver visto la nuova Luna del nono mese. Poiché segue il ciclo lunare, ogni anno la data d’inizio del Ramadan si sposta di undici giorni indietro rispetto all’anno precedente e al calendario solare gregoriano. Però in molti paesi nel mondo ci si affida a calcoli astronomici.
Chi deve osservare il Ramadan? Tutti gli adulti, uomini e donne, in buone condizioni di salute. Invece possono non osservare il Ramadan i bambini, i malati, le donne incinte, quelle che allattano o che hanno il ciclo mestruale e chi sta viaggiando.
Come si fa in paesi in cui il giorno dura di più, come in Norvegia d’estate? Con l’emigrazione dei musulmani oltre i confini dei paesi arabi, in posti in cui le ore di luce e di buio non variano molto a seconda delle stagioni, si è posto il problema di come digiunare. Le scuole di legge coranica dell’Arabia Saudita impongono che si pratichi il digiuno finché c’è luce, secondo quello che dice il Corano, rispettando la luce del Sole nel paese in cui si vive. In questo modo si può digiunare fino a 23 ore in paesi in cui il Sole in estate non cala quasi mai, oppure per poche ore quando il Ramadan cade in inverno. La facoltà di diritto dell’università di Al Azhar, al Cairo, in Egitto, ha stabilito invece che non si può digiunare per più di 18 ore. Le comunità islamiche dell’Alaska e della Svezia seguono invece il fuso orario dell’Arabia Saudita e osservano gli orari di digiuno della Mecca.
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