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La riforma della scuola arriva in aula. I senatori sono convocati alle 16.30 per cominciare a discutere il disegno di legge approvato dal consiglio dei ministri. Il voto sul testo, accompagnato ormai da un solo emendamento, è fissato per domani e sarà vincolato ad una mozione di fiducia per il governo di Matteo Renzi. La prima approvazione è quindi praticamente scontata. La riforma passerà poi alla camera. La discussione nell’aula di Montecitorio è stata fissata per il 7 luglio. Se tutto va liscio, insomma, il ddl si trasformerà in legge prima dell’estate, consentendo l’assunzione di 100mila insegnanti precari per il prossimo anno scolastico.

Dopo settimane di proteste e manifestazioni, la discussione sul ddl soprannominato dall’esecutivo ‘buona scuola’ si era arenata in commissione, dove erano stati presentati circa tre mila emendamenti. Le proposte di modifica venivano dalle opposizioni, ma anche dalla minoranza del Partito democratico. Per sbloccare la discussione, tagliare i tempi e mandare direttamente il testo in aula, i relatori hanno scritto un maxiemendamento. L’unico modo per approvare la riforma entro l’estate, per la maggioranza. Un atto di forza secondo opposizioni e sindacati.

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