Le forze di sicurezza egiziane hanno condotto un raid in un appartamento alla periferia occidentale del Cairo e hanno ucciso nove uomini, descritti come “estremisti armati”. Tra loro ci sarebbe anche Nasser al Hafi, un ex parlamentare e noto avvocato difensore dei Fratelli musulmani. Le autorità hanno affermato che gli uomini, che erano ricercati per atti di sabotaggio e vandalismo, stavano pianificando un attacco. Sarebbero stati uccisi quando gli agenti, mandati ad arrestarli, hanno risposto al fuoco proveniente dall’appartamento. I Fratelli musulmani hanno negato che gli uomini fossero armati e hanno detto che stavano svolgendo un “incontro organizzativo”.
Il 16 giugno Hadi era stato condannato a morte in absentia per l’evasione di massa di esponenti del suo partito da un carcere nel 2011, nello stesso processo che ha condannato a morte l’ex presidente Mohamed Morsi.
L’uccisione ha avuto luogo nello stesso giorno in cui l’esercito è impegnato a combattere contro i jihadisti della Provincia del Sinai, vicini al gruppo Stato islamico, che hanno attaccato cinque posti di blocco militari nel nord del Sinai. Due giorni fa in un attentato al Cairo è stato ucciso il procuratore generale Hisham Barakat. Tra due giorni, il 3 luglio, ricorre il secondo anniversario del colpo di stato che ha portato alla destituzione dell’allora presidente e capo dei Fratelli musulmani Mohamed Morsi.
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