Il partito di Cristina Fernández de Kirchner, presidente dell’Argentina, è uscito sconfitto dalle elezioni locali di domenica 5 luglio nei due principali distretti del paese. Il Frente para la victoria (FpV), d’ispirazione peronista, è arrivato solo terzo nella città autonoma di Buenos Aires e nella provincia di Córdoba, la seconda più popolosa. Nella capitale, il partito conservatore Propuesta republicana (Pro) ha ottenuto il 45,6 per cento dei voti e sarà in testa al ballottaggio per l’elezione del governatore previsto per il 19 luglio. A Córdoba, ha prevalso il peronismo d’opposizione alla presidente.

Questi risultati sono una spia preoccupante per la formazione di governo. La stampa locale li sta leggendo come un esame nazionale in vista delle primarie che si terranno tra un mese e che misureranno la forza dei candidati alle prossime presidenziali. Il candidato kirchnerista, il moderato Daniel Scioli che governa la provincia di Buenos Aires, avrà come principale rivale proprio l’attuale sindaco della capitale, Mauricio Macri, del conservatore Pro. Questo partito, nelle elezioni cittadine di ieri, ha ottenuto il 45,6 per cento dei consensi. Tuttavia, non è bastato al suo candidato Horacio Rodríguez Larreta per essere eletto al primo turno. Al ballottaggio dovrà sfidare il secondo classificato, esponente di una nuova coalizione di centrosinistra, Energía ciudadana organizada (Eco), che riunisce i tradizionali oppositori del peronismo e il partito socialista.

Anche il risultato di Córdoba è stato un test importante per la presidente. Lì vota l’otto per cento degli elettori argentini. Il candidato della Kirchner è arrivato terzo dopo Juan Schiaretti, peronista dell’opposizione e dopo l’aspirante sindaco sostenuto dall’alleanza Ucr-Pro.

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