L’ex primo ministro Silvio Berlusconi e l’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola sono stati condannati a tre anni di carcere per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta compravendita dei senatori. È stata disposta anche l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. A emettere la sentenza è stato il tribunale di Napoli. La condanna però non sarà eseguita dato che il reato dovrebbe andare in prescrizione a novembre, e non si andrà quindi oltre il primo grado di giudizio.

Il processo era cominciato l’11 febbraio del 2014. Secondo l’accusa rappresentata dai pubblici ministeri Henry John Woodcock, Fabrizio Vanorio e Alessandro Milita, Berlusconi aveva pagato, tra il 2006 e il 2008, tre milioni di euro a Sergio De Gregorio, all’epoca senatore dell’Italia dei valori (Idv), per passare al centrodestra. Il cambio di coalizione aveva contribuito alla caduta del governo guidato da Romano Prodi nel maggio 2008, quando De Gregorio votò contro la fiducia alla legge finanziaria. I pm avevano chiesto il massimo della pena, 5 anni, per Berlusconi, e 4 anni e 4 mesi per Lavitola.

Durante l’udienza preliminare Lavitola aveva ammesso di avere consegnato grosse somme di denaro a Sergio De Gregorio, ma aveva dichiarato che i soldi provenivano dal finanziamento al quotidiano L’Avanti e che si trattava della restituzione di un prestito che De Gregorio gli aveva fatto in precedenza. L’ex senatore De Gregorio, che durante l’udienza preliminare aveva ammesso di essere stato corrotto, ha patteggiato in precedenza la pena a un anno e otto mesi di reclusione.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it