La Tunisia ha cominciato a costruire una barriera al confine con la Libia per contrastare possibili infiltrazioni di jihadisti del gruppo Stato islamico. Una recinzione di ferro affiancherà il muro lungo 168 chilometri del confine tra i due paesi nordafricani. Le autorità tunisine sperano che la costruzione sia terminata entro la fine del 2015, quindi l’opera dovrebbe richiedere meno di sei mesi.

In un’intervista alla tv nazionale, il premier Habib Essid ha spiegato che la Libia è diventata per la Tunisia “il dilemma principale” e che la costruzione della barriera ha l’obiettivo di “fermare le infiltrazioni di gruppi terroristici”. Essid ha anche parlato, senza identificarli, di una serie di partner che aiuteranno a finanziare il costo di nuovi varchi, con sistemi di controllo elettronici, che sorgeranno lungo la frontiera.

Il muro rientra tra le misure adottate dalla Tunisia per affrontare la minaccia del gruppo Stato islamico dopo l’attentato a Sousse del 26 giugno. Il responsabile dell’assalto armato in cui sono morte 38 persone, lo studente tunisino Seifeddine Rezgui, si era addestrato in Libia proprio come i jihadisti del gruppo che ha fatto incursione nel museo del Bardo di Tunisi in marzo, quando morirono 21 persone.

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