I punti chiave dell’accordo tra Grecia e creditori
Dopo un summit di 17 ore i 19 leader dell’eurozona hanno approvato un piano di aiuti per evitare l’uscita della Grecia dall’euro. Ecco in che consiste l’accordo.
Creazione di un nuovo fondo. Beni per un valore di 50 miliardi di euro saranno trasferiti su un fondo che contribuirà alla ricapitalizzazione delle banche greche. Il fondo sarà istituito ad Atene, non nel Lussemburgo come chiesto dalla Germania. Il premier greco Alexis Tsipras si è battuto affinché il fondo non fosse spostato nel Lussemburgo, per non togliere liquidità alla Grecia.
Prestito ponte. Cominceranno subito nuove trattative per evitare il collasso del sistema bancario greco in vista del pagamento di 3,5 miliardi di euro alla Banca centrale europea entro il 20 luglio, prima dell’entrata in vigore del nuovo piano di aiuti. In tutto entro metà agosto la Grecia dovrà versare ai creditori 7 miliardi di euro.
Ristrutturazione del debito. I leader del Consiglio europeo hanno promesso alla Grecia che si discuterà in negoziati successivi della possibilità di tagliare il debito. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha promesso che l’eurogruppo valuterà ulteriori misure, ma per ora “non c’è bisogno di un piano B”.
Nuove leggi. Il parlamento greco deve approvare il piano prima del parlamento tedesco. Deve inoltre approvare una serie di riforme legislative su queste questioni:
- Iva
- Riforma del sistema pensionistico
- Riforma del codice di procedura civile
- Aumento delle tasse
- Creazione di un’agenzia indipendente per la riscossione delle tasse e la lotta all’evasione fiscale
- Tagli alla spesa pubblica
- Attuazione delle riforme del sistema finanziario e bancario