Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha annunciato un accordo tra tutti e 28 i paesi dell’Unione europea, per concedere alla Grecia un prestito ponte da 7 miliardi di euro, che saranno erogati da lunedì prossimo facendo ricorso al vecchio fondo europeo di stabilità finanziaria Efsm. Leggi
Il Bundestag ha dato il via libera alla trattativa per il terzo pacchetto di aiuti alla Grecia, ma sessanta deputati della Cdu-Csu hanno votato contro il mandato negoziale e cresce quindi l’opposizione interna alla coalizione di governo. Leggi
Il parlamento tedesco vota oggi sull’apertura del negoziato per il terzo salvataggio della Grecia. “So che ci sono molti dubbi sul fatto che la Grecia possa stare di nuovo sulle sue gambe, ma sarebbe irresponsabile non tentare questa strada e non dare una nuova chance alla Grecia”, ha detto Merkel in apertura del dibattito al Bundestag. Leggi
La Banca centrale europea ha alzato di 900 milioni di euro il limite alle liquidità di emergenza che lascia disponibili alle banche della Grecia. Lo ha riferito il presidente Mario Draghi, al termine di una riunione del consiglio direttivo. Il governatore è intervenuto sulla questione del debito greco: “È fuori questione che un alleggerimento sia necessario” ha ammesso. E ha assicurato: “Per noi la Grecia è e resta nell’euro”. Leggi
La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi di interesse dell’area euro al minimo storico dello 0,05 per cento. La decisione del consiglio direttivo è in linea con le aspettative dei mercati, ma l’attesa è soprattutto per i riferimenti al programma di emergenza Ela: il limite massimo ai finanziamenti che la Bce concede alle banche greche, stabilito in 89 miliardi di euro, non è stato più ritoccato dal 26 giugno scorso.
Secondo indiscrezioni, il consiglio direttivo della Bce potrebbe aspettare, prima di fare altre concessioni, che l’eurogruppo faccia partire il prestito ponte a favore di Atene per coprire le necessità della fase di negoziato di un nuovo piano di aiuti. Stando alle simulazioni interne, il poco contante rimasto agli sportelli greci – che sono chiusi dal 29 giugno e con un limite di prelievo giornaliero a 60 euro – dovrebbe bastare fino a lunedì 20 luglio, quando peraltro la Grecia dovrà rimborsare 4,2 miliardi (tra bond e interessi) alla stessa Bce. Se ciò avverrà, grazie al prestito ponte, allora il governatore Mario Draghi potrà fare altre concessioni.
Il parlamento francese ha approvato il piano di salvataggio per la Grecia, concordato lunedì dal primo ministro di Atene e dai creditori europei. I deputati hanno sostenuto l’accordo con 412 voti a favore e 69 contrari. Il premier francese Manuel Valls ha detto che l’accordo era l’unica via per uscire dalla crisi.
Per avviare il nuovo programma di aiuti per Atene, il terzo dal 2010, manca il voto preliminare di altri sei paesi, in particolare della Germania (venerdì) dove il piano è criticato sia da chi non vuole salvare la Grecia, sia da chi lo ritiene troppo duro per Atene.
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