Il parlamento tedesco vota oggi sull’accordo per il piano di salvataggio della Grecia. Anche se secondo i sondaggi in Germania cresce il consenso all’ipotesi dell’uscita di Atene dall’euro, l’approvazione della mozione presentata al Bundestag dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal suo ministro delle finanze Wolfgang Schäuble non sembra a rischio.
La grande coalizione composta da democristiani (Cdu e Csu) e socialdemocratici (Spd) ha una maggioranza molto ampia: 504 seggi su 631. “So che ci sono molti dubbi sul fatto che la Grecia possa stare di nuovo sulle sue gambe, ma sarebbe irresponsabile non tentare questa strada e non dare una nuova chance alla Grecia”, ha detto Merkel in apertura del dibattito al Bundestag. “È stato un accordo duro per tutte le parti in causa ed è stato l’ultimo tentativo”, ha riconosciuto la cancelliera.
L’intransigenza di Schäuble. Mentre la Banca centrale europea (Bce) scongelava la liquidità di emergenza (Ela) per le banche greche, alzando il tetto di 900 milioni di euro portandolo a quasi 90 miliardi, Schäuble è tornato ieri a prendere le distanze dalla linea di Merkel, ripetendo che “l’uscita della Grecia dall’euro può essere la soluzione migliore”. Fautore della linea più dura nei confronti dei greci, il ministro aveva presentato all’eurogruppo dello scorso fine settimana una proposta per un’uscita temporanea della Grecia dall’unione monetaria per cinque anni. L’ipotesi era stata anche inserita (e poi eliminata dal testo finale) in una bozza discussa dai ministri. A sorpresa, la sua posizione è stata appoggiata da Peer Steinbrück, ex ministro delle finanze socialdemocratico e candidato cancelliere della Spd alle elezioni politiche del 2013.
Paradox of #Schaeuble position on #Greece: he supports bailout talks but doesn't seem to think they will succeed. #Grexit still possible.
— Matthew Karnitschnig (@MKarnitschnig) 17 Luglio 2015
I dissidenti democristiani. A una riunione durata quasi cinque ore tra i deputati della Cdu alla vigilia del dibattito parlamentare (cominciato stamattina alle 10), il numero dei dissidenti è apparso in netto calo rispetto agli oltre cento che a febbraio avevano firmato una lettera che esprimeva riserve sulla proroga del secondo salvataggio. Allora, 29 deputati della Cdu e della Csu, il partito gemello bavarese, avevano poi votato contro al Bundestag.
I Verdi. Sul fronte dell’opposizione Anton Hofreiter, il leader dei Verdi, ha detto che la maggioranza del suo partito (63 deputati) si asterrà. “Non voterò no, perché penso che la Grecia abbia decisamente bisogno di un piano di salvataggio e che Atene debba restare nell’euro. Ma come la maggioranza del mio partito non ho fiducia nella capacità del governo tedesco di agire per prevenire una Grexit” ha detto.
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