La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi di interesse dell’area euro al minimo storico dello 0,05 per cento. La decisione del consiglio direttivo è in linea con le aspettative dei mercati, ma l’attesa è soprattutto per i riferimenti al programma di emergenza Ela: il limite massimo ai finanziamenti che la Bce concede alle banche greche, stabilito in 89 miliardi di euro, non è stato più ritoccato dal 26 giugno scorso.
Secondo indiscrezioni, il consiglio direttivo della Bce potrebbe aspettare, prima di fare altre concessioni, che l’eurogruppo faccia partire il prestito ponte a favore di Atene per coprire le necessità della fase di negoziato di un nuovo piano di aiuti. Stando alle simulazioni interne, il poco contante rimasto agli sportelli greci – che sono chiusi dal 29 giugno e con un limite di prelievo giornaliero a 60 euro – dovrebbe bastare fino a lunedì 20 luglio, quando peraltro la Grecia dovrà rimborsare 4,2 miliardi (tra bond e interessi) alla stessa Bce. Se ciò avverrà, grazie al prestito ponte, allora il governatore Mario Draghi potrà fare altre concessioni.
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