Andre Anderson, il nuovo capo della polizia di Ferguson, in Missouri, dopo la conferenza stampa in cui è stata annunciata la sua nomina. (Jeff Roberson, Ap/Ansa)

Dopo quasi un anno dall’uccisione di un adolescente nero da parte di un poliziotto bianco, la città di Ferguson, in Missouri, ha nominato oggi un capo della polizia nero.

Andre Anderson, di 50 anni, sostituisce Tom Jackson, che si era dimesso insieme ad altri dirigenti del distretto di St. Louis, in seguito a un rapporto pubblicato dal dipartimento di giustizia che li accusava di razzismo. Secondo le autorità federali, la polizia e il tribunale avevano costruito un sistema che discriminava i cittadini della comunità afroamericana. A Ferguson vivono circa 21mila persone, di cui due terzi sono neri. Eppure, i poliziotti e gli amministratori sono quasi tutti bianchi. Quando, nell’agosto del 2014, il diciottenne disarmato Michael Brown è stato ucciso a colpi di pistola dall’agente Darren Wilson, il dipartimento di giustizia ha preparato il suo rapporto, spingendo alle dimissioni molti funzionari locali.

Andre Anderson ha preso un’aspettativa di sei mesi da Glendale, in Arizona, dove guidava il reparto omicidi. La sua assunzione a Ferguson è temporanea, ma nella conferenza stampa che l’annunciava, il sindaco James Knowles ha auspicato che Anderson venga candidato per ricoprire la posizione in modo permanente. La decisione si può prendere solo dopo che sarà nominato il nuovo amministratore generale della città.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it