Il giudice dell’udienza preliminare ha sospeso il processo Eternit bis sulla base del principio che l’ex titolare della Eternit, Stephan Schmidheiny, non può essere processato due volte per gli stessi fatti. Gli atti del processo di Torino saranno trasmessi alla corte costituzionale, che dovrà pronunciarsi sulla sua legittimità.

La sospensione resterà in vigore finché la corte non deciderà se il procedimento deve essere interrotto definitivamente, come sostiene la difesa, oppure proseguire, come ritiene l’accusa. Il punto centrale è la norma che stabilisce che un imputato non può essere processato due volte per lo stesso caso. Nel novembre del 2014 la cassazione aveva annullato senza rinvio la sentenza di condanna per Schmidheiny, dichiarando prescritto il reato di disastro ambientale.

In questo secondo processo, il magnate svizzero è accusato di omicidio volontario per la morte di 258 persone tra il 1989 e il 2014 a causa dell’amianto lavorato negli stabilimenti italiani della multinazionale. Il pubblico ministero Raffaele Guariniello è pronto a integrare il fascicolo con altri 94 casi di morti da amianto.

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