Il governo britannico nega un visto di sei mesi all’artista cinese Ai Weiwei
Il governo britannico ha negato un visto di sei mesi all’artista e dissidente cinese Ai Weiwei, accusandolo di aver mentito sui suoi precedenti penali. Le autorità del Regno Unito gli hanno concesso solo un visto per tre settimane, che gli permetterà comunque di partecipare alla retrospettiva dedicata alle sue opere alla Royal academy of art di Londra.
Ai Weiwei ha pubblicato una lettera su Instagram, dichiarando che il suo ingresso nel Regno Unito è stato vietato perché nella domanda per il visto, secondo le autorità britanniche, ha mentito dichiarando di non aver mai ricevuto condanne giudiziarie. L’artista, messo in carcere per 81 giorni nel 2011 in Cina, sostiene però di non essere mai stato formalmente accusato o condannato per un reato nel suo paese.
Il visto di soli venti giorni significa che Ai Weiwei non sarà a Londra a ottobre, durante la visita del presidente cinese Xi Jinping. Questo, secondo alcuni esperti, potrebbe evitare un imbarazzo diplomatico tra Regno Unito e Cina.
La settimana scorsa le autorità cinesi gli avevano riconsegnato il passaporto, quattro anni dopo averglielo confiscato.