A Roma è finito agli arresti domiciliari il direttore generale dell’ospedale Sant’Andrea, Egisto Bianconi. Secondo gli inquirenti, Bianconi avrebbe pilotato una gara d’appalto per l’affidamento dei servizi funebri e la gestione delle camere mortuarie dell’ospedale a favore dei proprietari di una ditta romana di pompe funebri, Luciano Giustino e Daniele Taffo. In particolare, il dirigente è accusato di “turbata libertà degli incanti, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio”.

La vicenda della gara d’appalto, chiusa nel novembre dell’anno scorso, è emersa nell’ambito di un’indagine sulle attività illecite della famiglia Primavera, legata al traffico di droga nella capitale. Sono state in tutto nove, con Bianconi, le persone raggiunte da misure cautelari perché ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, porto abusivo di armi da fuoco, usura aggravata e turbata libertà degli incanti.

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