L’offensiva della Motion picture association of America contro Popcorn Time comincia a dare i suoi frutti. Il 9 ottobre la Mpaa aveva denunciato Popcorn Time in Canada accusandolo di istigare e facilitare la violazione del copyright su film e serie tv, permettendo a milioni di utenti di vedere contenuti piratati attraverso la sua applicazione. Dopo il fuggi fuggi degli sviluppatori del software, un giudice canadese ha ingiunto la chiusura del sito popcorntime.io.
Continua a sopravvivere online una sorta di costola europea del sito, ma probabilmente ha i giorni contati. Contemporaneamente la stessa Mpaa, attraverso un tribunale della Nuova Zelanda, ha sferrato un’offensiva anche nei confronti di yts.to, e anche questa azione legale si è conclusa con la chiusura del sito web. La Mpaa ha accusato Yts di essere il sito di facciata di Yify, una libreria di migliaia di titoli piratati di film e serie tv che negli ultimi anni era diventato un punto di riferimento per chi scarica attraverso i torrent.
Proprio nei giorni in cui Netflix sbarca in Italia è diventato un po’ più difficile accedere gratuitamente (e illegalmente) ad alcuni contenuti. Ma è proprio il paragone tra Popcorn Time e Netflix, scontato e immediato per chi cerca in rete (e non in tv o nelle sale) film e serie da vedere, dimostra che l’industria dell’intrattenimento fatica sempre di più a tenere il ritmo della pirateria. Troppo pochi i titoli presenti nell’offerta di Netflix (e ancora imperfetto il software per usufruirne) per competere con l’impressionante immediatezza del morituro Popcorn Time.
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