All’esterno di un ristorante dopo una delle sparatorie a Parigi, il 14 novembre 2015. (Philippe Wojazer, Reuters/Contrasto)

Diversi attacchi, quasi contemporanei, hanno colpito la capitale francese nella serata di venerdì, provocando la morte di almeno 42 persone. Il presidente François Hollande ha dichiarato lo stato di emergenza e ha annunciato la chiusura delle frontiere.

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Sparatoria nel decimo arrondissement

Dall’interno del bar Carillon, nel decimo arrondissement di Parigi, intorno alle 21.20 del 13 novembre è stata sentita un’esplosione, prima che un uomo a volto scoperto entrasse nel locale aprendo il fuoco con un’arma automatica. Una carica è stata sparata all’interno del bar, una seconda all’interno del ristorante che si trova di fronte, il Petit Cambodge. Diverse persone sono finite a terra. Poco dopo, in direzione del canale Saint-Martin, davanti a un McDonald’s, un cronista di Le Monde ha riferito di una Renault Clio perforata da proiettili, una moto a terra e due persone gravemente ferite.

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Sequestro al Bataclan

Alla sala da concerto Bataclan, nell’undicesimo arrondissement, durante un concerto del gruppo statunitense Eagles of death metal, testimoni hanno parlato di una forte esplosione e una ventina di spari. Poi, intorno alle 23, c’è stata l’incursione di un gruppo di terroristi, da tre a sei uomini armati, che hanno sequestrato decine di persone presenti. Diverse fonti parlano di almeno cento ostaggi ancora trattenuti nel locale e numerosi morti.

Sparatoria in rue de Charonne

Quasi in contemporanea, altri testimoni hanno riferito di due uomini armati che hanno aperto il fuoco in rue de Charonne, sempre nell’undicesimo, in direzione dei tavolini all’aperto del bar La Belle équipe, che si trova all’angolo tra rue Charonne e rue Faidherbe. Dopo aver sparato un centinaio di colpi, i due uomini sarebbero fuggiti a bordo di un’auto in direzione della stazione Charonne.

Esplosioni allo Stade deFrance

Allo stadio, dov’era incorso l’amichevole Francia-Germania, diversi testimoni hanno sentito delle esplosioni. Secondo le prime ricostruzioni almeno una deflagrazione sarebbe stata provocata da un attentatore suicida. Il presidente Hollande, che assisteva alla partita, è stato portato via d’urgenza dagli agenti di sicurezza. Lo stadio è stato evacuato.

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