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Il dibattito sulle unioni civili in Italia

Il senato ha approvato il disegno di legge Cirinnà, modificato dopo l’accordo all’interno della maggioranza di governo

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Presentati più di seimila emendamenti sulle unioni civili

Manifestanti per i diritti civili delle persone omosessuali sfilano per Roma durante il Gay pride, il 13 giugno 2015. (Giuseppe Ciccia, Pacific Press/LightRocket/Getty Images)

L’approvazione del disegno di legge sulle unioni civili non sarà veloce né semplice visto l’alto numero di emendamenti depositati il 22 gennaio, limite stabilito per protocollare le proposte di modifica. Complessivamente, infatti, sono stati consegnati agli uffici 6.104 emendamenti (di cui 5.228 firmati dalla Lega nord), 14 ordini del giorno, 3 questioni pregiudiziali e 2 sospensive. Il testo, firmato dalla senatrice del Partito democratico (Pd) Monica Cirinnà e già limato e lungamente dibattuto in commissione, arriverà in aula al senato giovedì 28 gennaio.

I senatori del Pd hanno avanzato una sessantina di emendamenti. Si tratta di proposte di modifica di singoli senatori e senatrici, non del gruppo. Fatto che conferma che il principale partito italiano non è unito sulla questione. Il capogruppo della commissione giustizia, Giuseppe Lumia, ha presentato una dozzina di proposte per trovare una mediazione interna. Affrontano soprattutto due nodi:

  • la separazione degli istituti. La preoccupazione è quella di sottolineare la differenza tra matrimonio e unioni civili, ma di mantenere l’uguaglianza dei diritti tra chi si sposa e chi accede al nuovo istituto
  • le adozioni. Gli emendamenti di Lumia confermano la possibilità del genitore non biologico di adottare i figli del proprio partner (stepchild adoption), ma la vincolano al percorso previsto dalla legislazione sulle adozioni in generale, esplicitando l’esclusione di qualsiasi forma di automatismo

“Siamo rimasti l’unico paese dei 28 che aderiscono all’Unione europea senza una disciplina sulle unioni civili”, ha affermato il presidente del consiglio Matteo Renzi nel suo discorso alla direzione nazionale del partito democratico a Roma. “Sui temi etici ci sarà libertà di coscienza. Sono giuste tutte le posizioni ma si sappia che per il Pd la riforma è irrinviabile”, ha aggiunto.

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