Due persone sono state bruciate vive in Zambia. Da lunedì sono scoppiati degli scontri di natura xenofoba a Lusaka. Le xenofobia è stata alimentata dalla presenza nel paese dei profughi ruandesi. Dopo tre giorni di violenze il bilancio ufficiale è di due morti e secondo il ministro degli interni, Davies Mwila, si tratta in realtà di due zambiani che sono stati arsi vivi il 18 aprile nella bidonville di Kanyama che si trova alla periferia della capitale.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it