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Ritrovata una delle ragazze nigeriane rapite da Boko haram

Una manifestazione del movimento #Bringbackourgirls in occasione del secondo anniversario del rapimento delle ragazze di Chibok, ad Abuja, in Nigeria, il 14 aprile 2016. (Afolabi Sotunde, Reuters/Contrasto)

Una delle 219 ragazze nigeriane rapite a Chibok da Boko haram è stata ritrovata sana e salva ed è stata riportata nel suo villaggio, Mbalala, nel nordest del paese.

Secondo gli organizzatori del movimento #Bringbackourgirls, Amina Ali, che oggi ha 19 anni, è stata trovata dall’esercito a Baale, nello stato di Borno, una delle roccaforti di Boko haram. I suoi genitori l’hanno riconosciuta e lei ha raccontato che molte delle sue compagne si trovano nella stessa zona, nella foresta di Sambisa, strettamente sorvegliate dai ribelli.

  • Il 14 aprile 2014, Boko haram ha rapito 276 studentesse di un liceo di Chibok: 57 sono riuscite a scappare nelle ore successive al sequestro. Il rapimento ha suscitato il movimento internazionale #Bringbackourgirls, per sollecitare il governo a ritrovare le studentesse.
  • Dal 2009, Boko haram ha rapito almeno duemila persone e la guerra civile ha causato ventimila morti.
  • Secondo molte ong le donne rapite sono ridotte in schiavitù o usate per attentati suicidi, mentre i bambini sono arruolati nella file di Boko haram per la realizzazione di uno stato islamico nel nordest della Nigeria.
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