Più di 700 attivisti per i diritti degli omosessuali hanno sfilato questa mattina a Kiev, in Ucraina. Per la prima volta la manifestazione si è potuta svolgere nel centro della capitale, mentre le due edizioni precedenti si erano dovute tenere in periferia. Migliaia di agenti in assetto antisommossa erano dispiegati lungo il percorso, in un paese dove l’omofobia è particolarmente diffusa e l’influente chiesa ortodossa stigmatizza l’omosessualità con forza. Non sono scoppiati gli scontri degli anni passati; la polizia ha fermato alcuni attivisti di destra che manifestavano contro i diritti gay.

La testa del corteo, con due striscioni che dicono “La vita umana viene prima di tutto” e “I diritti delle minoranze sono diritti umani”. (Valentyn Ogirenko, Reuters/Contrasto)
Un partecipante alla manifestazione nel centro di Kiev, durata appena 20 minuti. (Valentyn Ogirenko, Reuters/Contrasto)
La polizia ferma un militante di destra durante la terza edizione del gay pride a Kiev. (Sergei Supinsky, Afp)

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it