L’Iran e le autorità religiose saudite condannano l’attentato suicida a Medina. Il 4 luglio un kamikaze si è fatto esplodere vicino alla moschea del Profeta, uno dei luoghi sacri dell’islam perché luogo di sepoltura di Maometto. L’attacco, che ha causato la morte di quattro agenti delle forze di sicurezza e dell’attentatore, è stato duramente criticato dalle principali autorità religiose saudite e dalle autorità dell’Iran, la potenza rivale dell’Arabia Saudita nella regione. Poche ore prima altre due esplosioni erano state segnalate a Qatif, una città a maggioranza sciita nell’est del paese.

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