Lunedì 31 ottobre
Fine dell’operazione militare francese Sangaris in Repubblica Centrafricana. La missione era stata lanciata nel dicembre 2013 per fermare le violenze tra cristiani e musulmani nel paese. Dei duemila soldati impiegati all’inizio ne sono rimasti solo 350. Nella Repubblica Centrafricana i soldati francesi, insieme ad altri militari stranieri, sono stati coinvolti in uno scandalo di abusi sessuali sui minori.
In Bahrein sentenza nel processo all’attivista Nabeel Rajab. Rajab era stato condannato al carcere, ma poi graziato dal re, per aver insultato le istituzioni statali su Twitter. L’attivista nel 2012 ha fondato il Centro per i diritti umani in Bahrein e da allora è finito diverse volte in prigione per la sua attività.
Martedì 1 novembre
Elezioni presidenziali e legislative a Palau. Dopo il primo turno, che si è tenuto a settembre, il ballottaggio è un affare di famiglia. Il presidente del piccolo stato insulare nel Pacifico, Tommy Remengesau, tenterà di farsi eleggere per un quarto mandato e dovrà sfidare il senatore Surangel Whipps Jr., suo cognato.
In Vietnam comincia il festival del cinema di Hanoi. La manifestazione, organizzata ogni due anni dal ministero della cultura, sarà in programma fino al 5 novembre. Quest’anno il festival si concentrerà soprattutto sui classici del cinema italiano e canadese. Tra gli ospiti stranieri ci saranno l’attrice francese Catherine Deneuve e l’attrice tedesca Maike Mia Höhne.
Giovedì 3 novembre
Consegna del premio letterario Goncourt. I quattro finalisti sono L’autre qu’on adorait di Catherine Cusset, Petit pays di Gaël Faye, Cannibales di Régis Jauffret e Chanson douce di Leïla Slimani. Il premio Goncourt è assegnato dall’Académie Goncourt fin dal 1903 a un’opera di narrativa in francese pubblicata nell’anno in corso.
Venerdì 4 novembre
Il Portogallo vota la legge di bilancio. I deputati portoghesi dovranno adottare in prima lettura la riforma dei conti pubblici per rassicurare Bruxelles. Il governo di minoranza socialista, sostenuto dall’estrema sinistra, ha modificato diverse riforme del governo di centrodestra ma vuole mantenere gli impegni nonostante la lenta crescita del paese.
Domenica 6 novembre
Elezioni presidenziali e legislative in Nicaragua. La rielezione del presidente in carica Daniel Ortega, al potere anche tra il 1985 e il 1990 durante il governo sandinista, è praticamente scontata. L’opposizione chiede agli elettori di boicottare le urne, dopo che 28 suoi deputati, incluso il candidato Eduardo Montealegre, sono stati esclusi dalle elezioni e Ortega ha impedito agli osservatori internazionali di vigilare sui seggi.
Primo turno delle elezioni presidenziali in Bulgaria. Nel paese si terrà anche un triplice referendum: sul sistema elettorale maggioritario, sul voto obbligatorio e sul finanziamento pubblico dei partiti. Secondo i sondaggi, la grande favorita è Tsetska Tsacheva, candidata del partito conservatore al governo Gerb.
Lunedì 7 novembre
Conferenza internazionale sul clima Cop-22 a Marrakech, in Marocco. La conferenza si chiuderà il 18. Al centro del dibattito ci sarà l’entrata in vigore anticipata dell’accordo di Parigi, programmata per il prossimo 4 novembre. Il governo marocchino considera la sicurezza una priorità e schiererà cinquemila poliziotti.
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