Per anni l’imprenditore di origini sudafricane Elon Musk ha detto che il futuro dei viaggi era l’hyperloop, il treno superveloce. (È vero, secondo Musk il futuro potrebbe essere anche l’automobile senza guidatore, o magari un viaggio nello spazio a prezzi ragionevoli). La città di Dubai potrebbe essere sul punto di mettere alla prova la sua immaginazione.
L’hyperloop è un treno che viaggia dentro un tubo mantenuto a bassa pressione, a circa un millesimo della pressione atmosferica normale registrata sul livello del mare. Poiché la resistenza opposta dall’aria è uno dei principali ostacoli ai viaggi ad alta velocità, eliminarla del tutto potrebbe consentire una velocità da far drizzare i capelli. La tecnologia proposta potrebbe far viaggiare i passeggeri dentro tunnel a 1198 chilometri orari, una velocità superiore a quella di un aereo a reazione.
L’8 novembre la Hyperloop One, una delle aziende che stanno sviluppando questa tecnologia, ha firmato un accordo con l’autorità responsabile delle strade e dei trasporti di Dubai per testare un servizio di collegamento con Abu Dhabi. Il tragitto, che attualmente richiede due ore in macchina, verrebbe fatto in soli 12 minuti. Rob Lloyd, capo della Hyperloop One, ritiene che “dal punto di vista tecnologico, nel giro di cinque anni potremmo costruire un sistema di treni superveloci negli Emirati Arabi Uniti”.
Un viaggio in ottovolante
Questa potrebbe essere una previsione ottimistica per varie ragioni. Anzitutto per i soldi. Nessuna tra le parti coinvolte ha pubblicato una stima di quanto potrebbe costare il progetto di Dubai, ma Musk ha dichiarato in passato che sarebbe stato possibile costruire una linea tra Los Angeles e San Francisco per sei miliardi di dollari.
Molti osservatori ritengono questa ipotesi poco plausibile. Se i costi dovessero finire fuori controllo, persino Dubai, nonostante la sua famosa generosità, potrebbe tirarsi indietro.
C’è poi la questione della sicurezza. Sarà necessario condurre molti test prima dell’autorizzazione. Altrettanto importante è la comodità dei passeggeri. Come abbiamo spiegato nel 2013, quando Musk ha reso noti i suoi progetti per la prima volta:
Hyperloop sottopone i passeggeri ad accelerazioni pesanti quando fa curve, salite o discese; in base ai numeri pubblicati, queste accelerazioni sembrano superare di molto le regole generali usate nella progettazione delle ferrovie tradizionali. Viaggiare in ottovolante da San Francisco a Los Angeles potrebbe anche non essere una prospettiva piacevole per tutti.
Se il viaggio provoca malessere, il tempo risparmiato non basterà certo a convincere i passeggeri a salire a bordo. Per queste ragioni una tratta di prova nel deserto arabo potrebbe essere un buon punto di partenza. Con pochi ostacoli da superare, ci sarebbe meno bisogno di curve che potrebbero provocare nausea.
Nonostante tutte le difficoltà da superare, gli investitori sembrano così interessati all’Hyperloop che l’idea merita di essere presa sul serio. All’inizio dell’anno il sistema è stato testato per la prima volta in Nevada. Forse ci vorranno più di cinque anni per realizzarlo, ma non è un sogno irraggiungibile.
(Traduzione di Giusy Muzzopappa)
Questo articolo di B . R. è stato pubblicato sul blog Gulliver dell’Economist.
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