Domenica 4 dicembre si è votato sulla riforma della costituzione proposta dal governo. Il no ha vinto nettamente. Il risultato è stato molto negativo per il premier Matteo Renzi, che ha annunciato le sue dimissioni. Ecco un riassunto della situazione:

  • Si è votato il 4 dicembre dalle 7 alle 23. L’affluenza alle urne è stata superiore alle attese: 68,4 per cento. È stata più alta nel nord e nel centro Italia rispetto al sud.
  • Con lo scrutinio dei seggi quasi concluso, il no ha raccolto il 59,8 per cento dei voti, mentre il sì è fermo al 40,1 per cento. Anche questo è un risultato inatteso: i sondaggi davano il no in vantaggio, ma non in modo così vistoso.
  • Il premier Matteo Renzi ha parlato a palazzo Chigi poco dopo la mezzanotte, ancora prima della chiusura dei seggi. Ha ammesso la sconfitta, dichiarando: “Il no ha vinto in modo straordinariamente netto”. Per questo referendum Renzi si era esposto in prima persona, facendo campagna elettorale soprattutto negli ultimi giorni.
  • Matteo Renzi ha detto che il pomeriggio del 5 dicembre convocherà il consiglio dei ministri e andrà al Quirinale, dove consegnerà le dimissioni nelle mani del presidente Sergio Mattarella. Ha aggiunto che in questi giorni il governo sarà al lavoro per completare l’iter della legge di stabilità e assicurare massimo impegno ai territori colpiti dal terremoto.
  • Il Movimento 5 stelle e la Lega Nord, i due partiti principali alla guida del fronte del no, hanno chiesto di tornare il prima possibile al voto. Forza Italia invece vuole che si voti più tardi.

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