Il 9 dicembre il presidente della repubblica Sergio Mattarella incontrerà 17 gruppi parlamentari nelle consultazioni per formare un nuovo governo, dopo le dimissioni di Matteo Renzi il 7 dicembre. Le consultazioni sono cominciate l’8 dicembre alle 18, quando il presidente della repubblica ha incontrato le più alte cariche dello stato. Ecco cosa succederà nei prossimi giorni.
- Il primo ad incontrare Mattarella, l’8 dicembre, è stato il presidente del senato Pietro Grasso, seguito dalla presidente della camera Laura Boldrini e dall’ex presidente della repubblica Giorgio Napolitano. Lasciando il Quirinale i tre non hanno rilasciato dichiarazioni.
- Il 9 dicembre il presidente incontrerà 17 rappresentanti dei gruppi parlamentari più piccoli tra cui Italia dei valori, Lega nord, Gal, diversi rappresentanti del gruppo misto.
- Il 10 dicembre il presidente incontrerà i rappresentanti dei gruppi parlamentari più grandi come Forza Italia, Movimento 5 stelle e per ultimo il partito di maggioranza, il Partito democratico. Il segretario del Pd, Matteo Renzi, non parteciperà alle consultazioni ma invierà dei delegati tra cui il vicesegretario Lorenzo Guerini, il presidente Matteo Orfini e i capigruppi del Pd alla camera e al senato.
- Sergio Mattarella ha fatto intendere che vuole risolvere la crisi di governo entro lunedì 12 dicembre e vuole che ci sia un nuovo governo entro il 15 dicembre, per partecipare al Consiglio europeo a Bruxelles.
- Secondo la stampa italiana, Mattarella vorrebbe un governo che accetti di rimanere in carica per sette-otto mesi, per fare una legge elettorale omogenea per camera e senato, per rispondere alle eventuali critiche di Bruxelles sulla legge di bilancio e per partecipare al G7, previsto nel maggio del 2017 in Sicilia.
- Le ipotesi in campo sono tre: un incarico a un nuovo presidente del consiglio, una supplenza istituzionale di Pietro Grasso, oppure un secondo incarico a Renzi. Fin dal principio Mattarella è stato dell’idea che non siano cambiati gli equilibri parlamentari e che quindi Renzi dovrebbe continuare a stare al suo posto fino alle elezioni.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it