Secondo il rapporto di fine anno del Death penalty information center, un’organizzazione non profit con base a Washington, negli Stati Uniti la pena di morte è sempre meno applicata: sia il numero delle esecuzioni sia il numero delle nuove sentenze capitali hanno registrato uno dei cali più importanti degli ultimi quarant’anni.
Quest’anno ci sono state venti esecuzioni, un dato storico se si considera che nel 1999 ce ne furono 98. Rispetto al 2015 le esecuzioni sono state otto in meno, un calo del 39 per cento. Anche il numero dei nuovi condannati a morte è diminuito ed è il più basso dal 1972, anno in cui la corte suprema dichiarò incostituzionale la pena capitale, reintroducendola poi quattro anni dopo. Inoltre, il sostegno dell’opinione pubblica alla pena di morte è al minimo da quattro decenni. È importante notare che sono solo cinque gli stati, sui 31 in cui è ancora ammessa, che quest’anno hanno eseguito condanne a morte: l’80 per cento sono avvenute in Georgia e in Texas.
Sono diversi i fattori che hanno portato a questa inversione di tendenza. La criminalità in generale è diminuita, portando anche a una maggiore sicurezza pubblica. Le case farmaceutiche si sono mostrate sempre meno inclini alla produzione dei farmaci per le iniezioni letali. Infine l’aumento dei costi e dei tempi dei ricorsi presso la corte suprema.
Il contributo di Barack Obama
Il 19 dicembre si è registrato il numero più alto di atti di clemenza nella storia degli Stati Uniti. In un solo giorno, il presidente uscente Barack Obama è intervenuto sulle condanne di 231 detenuti. Secondo Obama tutti loro hanno dimostrato di essere meritevoli di una seconda occasione. A 153 ha riconosciuto la commutazione di pena, mentre a 78 la grazia.I destinatari del provvedimento hanno già scontato almeno dieci anni della loro pena, hanno mostrato una buona condotta e alcuni hanno partecipato a corsi di istruzione e di riabilitazione.
Gli ultimi interventi di Obama dimostrano la determinazione a esercitare la sua autorità in questo ambito. Solo quest’anno ha perdonato più di mille detenuti e si prevede che lo farà ancora prima della fine del suo mandato, il 20 gennaio 2017. Obama è uno deipresidenti che ha eseguito il maggior numero di commutazioni. Ma nonostante i progressi degli ultimi decenni la pena di morte difficilmente sarà abolita, soprattutto dopo che Donald Trump si sarà ufficialmente insediato alla Casa Bianca. Infatti molti si aspettano che il presidente eletto sceglierà un giudice molto conservatore per occupare il nono posto, ancora vacante, della corte suprema.
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