Stavo giusto leggendo della decisione di Ryanair di ridurre il lasso di tempo nel quale i clienti possono effettuare il check-in prima del volo, portandolo da sette a quattro giorni. L’idea è offrire più possibilità a chi è disposto a pagare per prenotare un particolare posto a sedere (basta pagare e i quattro giorni per fare il check in tornano a essere sette!).
Questo ha sollevato l’interrogativo su chi mai pagherebbe per prenotare un particolare posto su un volo Ryanair, visto che i migliori – quelli in corrispondenza delle uscite e simili – sono venduti separatamente. Deve essere per le persone per le quali è molto importante sedersi accanto al finestrino o nel posto lato corridoio. La scoperta porta a domandarsi quale delle due opzioni sia preferibile.
È evidente che nessuno vuole trovarsi incastrato nel posto di mezzo. Quando si viaggia da soli questo significa dover combattere con i gomiti e le ginocchia di due sconosciuti. Volare in famiglia non è tanto meglio. La mia figlia piccola insiste per viaggiare accanto al finestrino, e quindi sedersi nel posto di mezzo significa dover leggere per ore i suoi libri invece del mio. Ancora peggio, significa non aver alcuna possibilità di ascoltare un po’ di Alice Coltrane, chiudere gli occhi e appisolarsi.
Il senso di avventura
Mi sono reso conto che più invecchio, più preferisco sedermi sul lato corridoio. E questo pensiero fa rattristare. Il posto accanto al finestrino è per chi ancora mantiene un senso d’avventura nel viaggiare. È per quanti, indipendentemente da quante volte abbiano volato, mantengono un senso di meraviglia quando sfrecciano sulla pista di decollo e vedono il terreno scomparire sotto di sé, con il naso sul vetro, verso le luci intermittenti di una città non ancora visitata. Persone i cui cuori sobbalzano nel lanciare lo sguardo verso l’oceano, osservando un atollo solitario. Questo è il motivo per cui i bambini di cinque anni insistono per sedersi lì.
Il posto lato corridoio, invece, è per le persone che danno importanza alla praticità. È il posto nel quale è più facile allungare le gambe oppure alzarsi e andare in bagno. È la posizione per chi ama afferrare i bagagli dalle cappelliere ed evitare la coda dentro l’aereo. Ho provato a ripensare alle più memorabili esperienze di volo (memorabili in senso buono, non perché ci fosse una terribile turbolenza o una coda infinita per il bagno). E mi sono ricordato di quando sono rimasto seduto trasognante mentre volavo sull’infinito deserto del Sahara per la prima volta. O di quando sono arrivato a Rio de Janeiro con un volo interno, tramite un percorso che trasportava i passeggeri al di sopra di colline lussureggianti e oltre il naso del Cristo redentore. O ancora di quando guardavo in basso, pieno di meraviglia per il profilo innevato e frastagliato delle Alpi.
Inutile dire che in tutte queste occasioni il vostro blogger era seduto accanto al finestrino. Sicuramente mi sarò perso un sacco di paesaggi indimenticabili per il mio desiderio di poter accedere facilmente al bagno.
Come ogni aspetto del viaggio, si scopre che sono state fatte delle ricerche anche su questo argomento. E sembra che più si vola, più è frequente preferire il posto lato corridoio (anche se quello accanto al finestrino rimane il più amato). La vita in volo può fare di noi dei vecchi cinici. La prossima volta che volerò, sono deciso a farlo con la faccia schiacciata sul finestrino, osservando fuori in estasi. Anche se probabilmente eviterò di pagare otto sterline a Ryanair per poter godere di questo piacere.
(Traduzione di Federico Ferrone)
Questo articolo di B. R. è uscito nel blog Gulliver del settimanale britannico The Economist.
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