È stato amore al primo like. Quando Natta Reza, un affascinante musicista di strada indonesiano, ha scoperto l’account Instagram della giovane donna, ha immediatamente capito di aver trovato quella giusta. Ha messo un like a uno dei suoi post e così hanno cominciato a chattare. Di lì a poche ore, lui le ha fatto la proposta via Instagram e poco dopo, nel febbraio 2017, erano marito e moglie.
Da allora Natta e sua moglie Wardah Maulina sono diventati delle vere celebrità su Instagram. Sono la coppia simbolo del movimento sociale che sta avendo sempre più successo in Indonesia, paese dove risiede la maggior parte dei musulmani del mondo. I leader di questo movimento incoraggiano i musulmani single a rinunciare agli appuntamenti così da non soccombere alla tentazione di fare sesso prematrimoniale, proibito dalle leggi islamiche. Meglio sposarsi giovani, alla svelta e magari lasciare che a trovare il giusto partner sia un genitore, un esponente del clero oppure l’internet islamico. L’islam in Indonesia è sempre stato caratterizzato da una certa moderazione. Eppure la convinzione con cui gli adolescenti e millennial musulmani hanno abbracciato la causa della castità prematrimoniale dimostra come vi sia una corrente purista della fede che ha guadagnato molto terreno.
Tutto è cominciato cinque anni fa a Java, nella stanza di un dormitorio in una città di provincia. L’attivista conservatore La Ode Munafar era preoccupato per i suoi coetanei e per le loro anime. Molti ragazzi indonesiani non hanno alcun problema a uscire per un appuntamento o a fare sesso occasionale; forse due quinti degli adolescenti non sposati hanno già fatto sesso. Così La Ode ha deciso di entrare in azione. Ha fondato un’organizzazione chiamata Indonesia tanpa pacaran (Itp), Indonesia senza appuntamenti. Ha poi lanciato una campagna sui social network e invitato i musulmani single a entrare in una chat di WhatsApp divisa per sessi per aiutarsi a vicenda a trovare moglie o marito.
Secondo un sondaggio, i giovani indonesiani tra i 14 e i 29 anni sono più radicalmente conservatori di chi è più anziano
L’iniziativa di La Ode Munafar ha ottenuto un grande successo. Nel 2018 la Itp aveva già come minimo 600mila iscritti paganti, stando alla rivista Magdalene. I video su YouTube di ragazze che chiamano i loro fidanzati per dirgli che li stanno lasciando hanno raccolto migliaia di visualizzazioni, mentre i profili Instagram di Natta e Wardah, entrambi ambasciatori della Itp, hanno più di un milione di follower ciascuno. Il messaggio di La Ode colpisce nel segno.
Mia, una giovane di 20 anni iscritta alla Itp, ritiene che rinunciare a frequentarsi prima del matrimonio e scegliere di sposarsi presto sia una “scelta estremamente nobile”. Il numero di ragazze che si sposano giovanissime è sorprendentemente alto. Stando a dati del 2018, l’11 per cento delle donne che in quell’anno avevano tra i 20 e i 24 anni si erano sposate prima dei 18.
Meglio di un sermone sulla castità
“Di certo Ode non è il primo musulmano a scagliarsi contro le relazioni prematrimoniali”, dichiara Dina Afrianty di La Trobe university in Australia. La novità che contraddistingue la Itp è il suo uso dei social network. I post su Instagram di Natta e Wardah forniscono un’immagine molto “rose e fiori” della vita di una giovane coppia di sposi e sono stati degli ottimi testimonial per la causa della castità e del matrimonio precoce, e hanno ottenuto molto più di qualsiasi sermone. L’abilità di La Ode Munafar e degli altri conservatori esperti di tecnologia nel vendere l’islam ai giovani musulmani si riflette nella grande diffusione della Itp e della hijrah (o pentimento, per comportamenti non islamici), il più ampio movimento di cui fa parte. Un sondaggio condotto dall’agenzia Alvara nel 2019 mostra che gli indonesiani di età compresa tra i 14 e i 29 anni tendono ad avere posizioni conservatrici molto più estreme rispetto a chi è più anziano. La popolarità della hijrah dà la misura di quanto sia cambiato l’islam in Indonesia nell’arco degli ultimi vent’anni.
La fede in Indonesia è sempre stata caratterizzata da sincretismo e assenza di dogmatismo, ma dopo la caduta del regime di Suharto nel 1998 le voci conservatrici che prima erano tenute in silenzio hanno cominciato a diffondersi. Il salafismo è diventato sempre più popolare e centrale; i predicatori istruiti nei paesi arabi hanno cominciato a ricostruire l’islam indonesiano secondo il modello del più austero islam arabo. L’islam è emerso come una forza politica nel 2016, quando centinaia di migliaia di zeloti sono scesi in strada per protestare contro un politico di fede cristiana accusato, attraverso prove contraffatte, di aver offeso il Corano. Il politico ha perso alle elezioni ed è stato arrestato.
I legislatori islamisti stanno facendo del loro meglio per riportare le donne al focolare domestico
I musulmani conservatori considerano le donne come le guardiane della famiglia. Secondo quanto dichiarato da Dina Afrianty, hanno sempre ostacolato e disprezzato l’emancipazione delle donne. Le femministe hanno vinto alcune importanti battaglie in campo legislativo. Nel 2019, per esempio, il parlamento ha portato l’età minima matrimoniale per le ragazze dai 16 ai 19 anni per tentare di contrastare il fenomeno delle spose bambine (l’età prevista dalla legge per gli uomini è di 19 anni). Eppure, i legislatori islamisti, forti del sostegno ricevuto, stanno facendo del loro meglio per riportare le donne al focolare domestico.
Tra i progetti di legge che il governo dovrà varare quest’anno ce n’è uno che ha per oggetto la “resilienza della famiglia”e che prevede per le donne il compito di “occuparsi delle questioni domestiche”. Il disegno è stato largamente deriso dalle élite cittadine secondo le quali questo disegno di legge è stato scritto dalle parlamentari, che spesso non possono essere a casa. Ma dietro la ridicolizzazione si nasconde la paura.
“Lo spazio del movimento femminista al livello nazionale si riduce sempre più”, osserva Mutiara Ika Pratiwi della Perempuan mahardhika, una organizzazione di donne indonesiane. Al livello locale il movimento è sotto attacco da tempo; secondo uno studio del 2008, negli anni compresi tra il 1999 è il 2008, 52 distretti su un totale di 470 hanno applicato 45 leggi ispirate alla sharia. In Aceh, una regione ad amministrazione speciale governata con la legge islamica, si proibisce alle donne di usare un motorino o la bicicletta, giocare a calcio e uscire di casa la sera. Nel 2015 i funzionari di Purwakarta, nella provincia di West Java, hanno decretato che le coppie non sposate sorprese a uscire insieme dopo le 9 di sera sarebbero state costrette a sposarsi o lasciarsi.
Iniziative che potrebbero trovare il favore di La Ode, visto che la sua organizzazione incoraggia le donne a sottomettersi ai parenti di sesso maschile e a evitare di provocare la lussuria nell’uomo. Sarebbe dunque opportuno che il movimento femminista sottolineasse che per ogni coppia come Natta e Wardah ne esiste un’altra come Salmafina Khairunnisa e Taky Malik.
Nel settembre 2017 Salmafina Khairunnisa, allora giovane di 18 anni popolare su Instagram, ha sposato Taky, di 22 anni, altrettanto popolare per la sua bellezza; e questo anche se si erano conosciuti solo due settimane prima. Salmafina però è ben presto venuta a sapere che il marito stava pensando di prendere una nuova moglie: la poligamia in Indonesia è legale e incoraggiata dai radicali come La Ode Munafar. Taky dal canto suo si è reso conto che Salmafina non era la moglie sottomessa che lui avrebbe voluto.
Così, nel giro di tre mesi, la coppia ha divorziato.
(Traduzione di Maria Chiara Benini)
Questo articolo è stato pubblicato dal settimanale britannico The Economist.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it