Arabia Saudita
Il 26 aprile Awad al Awad, capo della commissione governativa per i diritti umani, ha annunciato l’abolizione della pena di morte per i crimini commessi da persone minorenni. Il 24 aprile era stata abolita la pena della fustigazione. In base ai dati pubblicati da Amnesty international, 184 persone sono state messe a morte nel paese nel 2019.

Yemen
Il 26 aprile i separatisti del consiglio di transizione del sud hanno proclamato l’autonomia delle aree sotto il loro controllo, accusando il governo di aver violato un accordo firmato nel novembre 2019. La coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita ha respinto la decisione. Riyadh è intervenuta nel paese per sostenere il governo contro i ribelli huthi che controllano il nord del paese.

Siria
Tre civili sono morti nella notte tra il 26 e il 27 aprile in un raid israeliano alla periferia sud della capitale Damasco. Altre quattro persone, tra cui un neonato, sono rimaste ferite. La notizia è stata data dall’agenzia di stampa statale Sana. Secondo l’ong Osservatorio siriano dei diritti umani, i raid hanno preso di mira le posizioni delle forze iraniane e dell’Hezbollah.

Corea del Nord
Il consigliere speciale alla sicurezza del presidente sudcoreano Moon Jae-in ha annunciato il 26 aprile che il leader nordcoreano Kim Jong-un “è vivo e in buona salute”. Da alcuni giorni si moltiplicano le voci sulle condizioni di salute di Kim, che non appare in pubblico dal 12 aprile. Nel frattempo, secondo il sito statunitense 38North, immagini satellitari avrebbero permesso d’individuare il treno usato da Kim per i suoi spostamenti in una località balneare nell’est del paese.

Israele
Il 26 aprile i delegati del Partito laburista hanno votato a favore della partecipazione al governo di coalizione formato dal primo ministro Benjamin Netanyahu e dal leader centrista Benny Gantz. La formazione guidata da Amir Peretz è in declino da alcuni anni e ha solo tre seggi in parlamento. Intanto, il 25 aprile migliaia di persone hanno partecipato a una manifestazione contro l’accordo di governo tra Netanyahu e Gantz.

Brasile
Il 25 aprile il procuratore generale Augusto Aras ha chiesto alla corte suprema di aprire un’inchiesta sul presidente Jair Bolsonaro, accusato dal ministro della giustizia dimissionario Sérgio Moro di ingerenze nelle questioni giudiziarie. Moro, simbolo della lotta alla corruzione, si è dimesso il 24 aprile contestando la nomina di un nuovo capo della polizia che avrebbe permesso a Bolsonaro di ottenere informazioni riservate sulle inchieste in corso.

Nigeria
L’esercito nigeriano ha annunciato il 26 aprile di aver ucciso 89 banditi responsabili di una serie di attacchi contro i civili nello stato di Zamfara, nel nordovest del paese. L’operazione militare, condotta insieme all’esercito del Niger, ha permesso di liberare cinque ostaggi e di recuperare centinaia di capi di bestiame.

Spese militari
Nel 2019 le spese militari nel mondo hanno raggiunto il livello più alto dalla fine della guerra fredda. Il totale è di 1.917 miliardi di dollari, con un aumento del 3,6 per cento rispetto al 2018. Al primo posto ci sono gli Stati Uniti con 732 miliardi di dollari, il 38 per cento del totale, davanti alla Cina (261 miliardi di dollari) e all’India (71 miliardi di dollari). Lo specifica un rapporto dell’Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma (Sipri).

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