Il 13 maggio il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha presentato il testo del decreto Rilancio approvato dal governo. Il testo è composto da 256 articoli e contiene in dettaglio le misure introdotte che comportano uno stanziamento di 55 miliardi di euro. Eccone alcune che riguardano il sostegno al lavoro e alle aziende.

  • Sospeso il versamento dell’Irap Le imprese e i lavoratori autonomi con ricavi o compensi non superiori a 250 milioni di euro non sono tenuti al saldo Irap 2019 né al pagamento della prima rata 2020. Resta l’obbligo di versamento degli acconti per il 2019.
  • Contributo a fondo perduto È riconosciuto un contributo a fondo perduto ai titolari di partita Iva con ricavi non superiori a cinque milioni di euro nel periodo d’imposta precedente, se il fatturato del mese di aprile 2020 è inferiore ai due terzi rispetto al 2019. L’importo del contributo è compreso tra il 20 e il 10 per cento della riduzione di fatturato.
  • Credito d’imposta Per i soggetti con attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a cinque milioni di euro nel periodo d’imposta precedente, è previsto un credito d’imposta del 60 per cento del canone di locazione di immobili destinati allo svolgimento dell’attività professionale (industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico, lavoro autonomo). È previsto un credito d’imposta del 60 per cento delle spese sostenute nel 2020 per gli interventi necessari a rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del covid-19.
  • Cassa integrazione La cassa integrazione con causale “emergenza covid-19” potrà essere chiesta per una durata massima di nove settimane (per il periodo dal 23 febbraio al 31 agosto 2020), con la possibilità di prolungarla, se già in atto, di altre cinque settimane nello stesso periodo. Si potrò usufruire di altre quattro settimane nei mesi di settembre e ottobre.
  • Stop ai licenziamenti Sono bloccate per cinque mesi le procedure di riduzione collettiva del personale, nonché i licenziamenti individuali per giustificato motivo. Il decreto prevede una sovvenzione per il pagamento dei salari per un periodo non superiore a dodici mesi a decorrere dalla domanda di aiuto.
  • Turismo Viene istituito un fondo di 50 milioni di euro per il 2020 per sostenere uno dei settori più colpiti dall’emergenza sanitaria.
  • Indennità ai lavoratori. È confermato per aprile un bonus di 600 euro ai soggetti già citati nel decreto di aprile (partite Iva e autonomi). Per il mese di maggio l’indennità è pari a 1.000 euro, a condizione che nel primo trimestre ci sia stata una riduzione di almeno il 33 per cento del reddito rispetto al corrispondente periodo del 2019. La stessa somma è prevista per i co.co.co. Altre indennità sono previste per altre categorie di lavoratori dipendenti e autonomi che, in conseguenza dell’emergenza covid-19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro. Un bonus di 1.000 euro è previsto per maggio per i lavoratori stagionali il cui rapporto di lavoro è forzatamente cessato tra il 1 gennaio e il 17 marzo 2020.
  • Lavoratori domestici Ai lavoratori domestici non conviventi con il datore di lavoro e titolari, al 23 febbraio 2020, di uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile di 500 euro.
  • Reddito di emergenza Il decreto prevede un sostegno economico da un minimo di 400 euro a un massimo di 800 euro per le famiglie (che non percepiscono già altri sostegni d’emergenza) con un Isee inferiore a 15mila euro. La durata del reddito di emergenza, che va richiesto entro la fine di giugno del 2020, è di di due mesi.
  • Congedo, baby sitter, telelavoro I genitori lavoratori dipendenti con figli fino a 12 anni hanno un congedo di 30 giorni valido fino al 31 luglio, retribuito al 50 per cento. Il bonus baby sitter raddoppia e sale a 1.200 euro e in alternativa può essere utilizzato per i centri estivi. Fino alla cessazione dello stato di emergenza, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di 14 anni hanno diritto al telelavoro anche in assenza di accordi individuali, a condizione che nel nucleo familiare non ci sia un altro genitore non lavoratore.
  • Ecobonus e sismabonus Confermata la detrazione al 110 per cento per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. L’importo sarà detraibile in cinque anni.
  • Trasporti Il decreto prevede un fondo di 120 milioni di euro dedicati al finanziamento di un bonus per chi acquista biciclette, monopattini elettrici o altri mezzi di mobilità sostenibile. Il buono spesa sarà disponibile solo per i cittadini resistenti in un comune con popolazione di oltre 50mila abitanti, è pari al 60 per cento della spesa sostenuta, non può superare i 500 euro ed è valido fino al 31 dicembre 2020. È previsto un rimborso per i mesi in cui non si è potuto usufruire dell’abbonamento ai mezzi pubblici già stipulato prima dell’arrivo del lockdown.

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