“La politica italiana è nel caos, ma la situazione è meno caotica di quanto possa sembrare a un osservatore svedese o tedesco”. Il quotidiano online EUobserver sintetizza così la crisi aperta dal leader di Italia viva Matteo Renzi. Il 13 gennaio l’ex presidente del consiglio ha annunciato in una conferenza stampa le dimissioni dall’esecutivo delle ministre del suo partito Elena Bonetti (pari opportunità) e Teresa Bellanova (politiche agricole), oltre che quelle del sottosegretario Ivan Scalfarotto. La decisione arriva dopo giorni di tensioni con il governo guidato da Giuseppe Conte, che ora è in cerca di una nuova maggioranza.
“La crisi scoppia nel momento peggiore possibile per l’Italia, che lotta per arginare la pandemia di coronavirus e uscire dal pantano economico”, scrive Angela Giuffrida sul quotidiano britannico The Guardian.
Le Monde prova a capire le motivazioni che hanno spinto il leader di Italia viva a rompere con la maggioranza: “Mentre le vittime di covid-19 superano le 80mila, Matteo Renzi critica Conte per la gestione della pandemia, giudicata troppo accentrata nelle sue mani, e per come vuole spendere gli oltre duecento miliardi di euro che l’Unione europea concederà all’Italia per aiutarla a fronteggiare la crisi”. Il quotidiano economico tedesco Handelsblatt sottolinea che la sfida sul cosiddetto recovery plan “ha dato dei frutti”, visto che l’ultima versione del piano “contiene molte delle modifiche chieste da Renzi, anche se questo non è servito” a evitare la rottura.
Un rompicapo
La mossa di Renzi apre a un rompicapo. “Non è chiaro”, dice il Guardian, se Conte riuscirà ad assicurarsi “un sostegno sufficiente per colmare il vuoto lasciato dai 18 senatori di Italia viva. Altri scenari possibili vedono il presidente Mattarella mettere insieme un governo di unità nazionale con un sostegno ampio oppure indire elezioni”.
Jason Horowitz, a capo dell’ufficio di corrispondenza del New York Times a Roma, dà conto delle perplessità tra gli italiani: “Gli elettori, che in gran parte non capiscono o non si preoccupano delle macchinazioni e delle battaglie tra i leader politici, sono preoccupati che la crisi possa ostacolare la risposta al virus e ritardare il ritorno alla normalità”.
Duro il giudizio del settimanale tedesco Die Zeit, secondo cui la crisi politica italiana è il frutto di un “atto disperato” di Renzi per “riguadagnare finalmente visibilità e peso politico”. Il giornale ricorda che nei sondaggi Iv si attesta al 3 per cento dei consensi, mentre la popolarità del presidente del consiglio supera il 50 per cento. È un’analisi condivisa dal Financial Times, che ritiene che Renzi abbia “messo sottosopra Roma” per “rafforzare il potere del suo piccolo partito e la sua immagine personale”.
“In ogni cambiamento degli ultimi 15 anni la Germania ha avuto Angela Merkel in prima linea. L’Italia, invece, è stata capace di cambiare sette primi ministri e dieci governi (il terzo di questa legislatura è in arrivo). Il paese è abituato a governarsi in una crisi perenne”, ricorda il quotidiano spagnolo El País. Bloomberg elenca cinque possibili vie d’uscita dalla crisi, ma ricorda che non poteva aprirsi “in un momento peggiore per l’Italia”, che sta facendo i conti con alcune questioni ancora aperte: dalla campagna di vaccinazione in corso allo scostamento di bilancio necessario per far fronte alla crisi, dallo stallo su Alitalia a quello su Autostrade.
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