La paralisi politica italiana vista dai giornali stranieri
Dopo quattro giorni di consultazioni non è ancora chiaro come si risolverà la crisi politica italiana. Il 29 gennaio il presidente della repubblica Sergio Mattarella concluderà gli incontri con i partiti per verificare le loro posizioni. Mattarella deve capire se c’è una maggioranza disposta a sostenere un nuovo governo e chi possa essere a guidarlo. Dopo un primo momento in cui sembrava probabile che il reincarico fosse dato al presidente del consiglio dimissionario, Giuseppe Conte, ora la possibilità sembra allontanarsi. La nuova fase di instabilità politica aperta qualche settimana fa dalle dimissioni delle ministre di Italia Viva dall’esecutivo non sembra vicina a una soluzione.
“La crisi in Italia fa crescere le preoccupazioni sul piano per usare i soldi del recovery fund”, scrive il quotidiano finanziario Financial Times. “La posta in gioco è alta. Il paese sta cercando di migliorare una situazione economica che non si è mai ripresa del tutto dopo la recessione causata dalla crisi del 2008. Roma rischia di rimanere indietro rispetto agli altri paesi, compresa la Spagna”.
Secondo il New York Times, “durante la crisi di governo, l’Italia va avanti con il pilota automatico”, trovandosi suo malgrado a essere di nuovo sotto osservazione da parte degli altri paesi. “Dopo aver offerto al resto dell’occidente un’anticipazione del dramma causato dal coronavirus, il paese è di nuovo in una posizione sfortunata di avanguardia. Sta testando sulla propria pelle se si può gestire una campagna di vaccinazione, un coprifuoco nazionale, le restrizioni al commercio e i piani per il salvataggio economico durante una crisi politica in piena regola”. Secondo il quotidiano statunitense è una questione di tempo: “Se lo stallo sarà breve, avrà conseguenze minime sulla risposta al covid-19”.
Molto dipende dalle soluzioni proposte dai partiti. Il Partito democratico e il Movimento 5 stelle vorrebbero evitare le elezioni, ma il sostegno a Giuseppe Conte non è così scontato come sembrava all’inizio della crisi. Le destre vorrebbero andare alle urne ma anche nelle opposizioni ci si divide. Forza Italia, al contrario di Lega e Fratelli d’Italia, sarebbe disponibile a sostenere un governo di unità nazionale.
“Un teatro politico che non sorprende l’avvocato Conte, maestro nell’arte della riconversione”, scrive La Vanguardia, ricordando che il presidente del consiglio ha prima guidato un governo euroscettico con la Lega e il M5s, e ora fa appello alle forze europeiste. “Il 56 per cento degli italiani giudica positiva la sua gestione della pandemia”, tuttavia le cose nella politica italiana cambiano in fretta, scrive il quotidiano catalano. “La settimana scorsa Matteo Renzi era visto come il grande irresponsabile che aveva scatenato la crisi nel peggior momento possibile, ora anche il Partito democratico crede non sia più un tabù negoziare con lui”.
I tempi dipendono anche dal lavoro del capo dello stato, scrive El País. Per raccontare il suo ruolo, il giornale spagnolo punta l’attenzione sulla squadra che lavora al Quirinale. “In Italia ci sono stati 66 governi in settant’anni, ma la stabilità è garantita da figure molto preparate che svolgono il loro lavoro nell’ombra”. Tra loro c’è Ugo Zampetti, segretario della presidenza della repubblica.
“Da quando occupa questo posto, Zampetti ha già visto cambiare quattro governi, e sta per veder nascere il quinto”. Il ruolo delle persone come lui è anche quello di “istruire una classe politica ogni volta meno preparata – Zampetti lo ha fatto con Luigi Di Maio, che in precedenza aveva lavorato come steward in uno stadio – così da mantenere in piedi il paese”. La lista di queste figure-ombra è lunga, ricorda El País: si va da Gianni Letta a Roberto Chieppa, che ha dato una mano a Conte. “I governi passano. Loro restano”.
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