Australia
Il 18 febbraio Facebook ha bloccato per gli utenti australiani della sua piattaforma le pagine dei mezzi d’informazione locali e internazionali, in risposta a un progetto di legge che impone ai giganti del web di riconoscere un compenso agli editori per i loro contenuti. Il ministro delle finanze australiano Josh Frydenberg ha affermato che la decisione “è brutale e inutile, e nuocerà alla reputazione di Facebook in Australia”. Il progetto di legge è stato approvato la settimana scorsa dalla camera dei rappresentanti ed è attualmente all’esame del senato.
Nigeria
Il 17 febbraio un commando armato ha dato l’assalto a un collegio a Kagara, nello stato occidentale del Niger, e ha rapito almeno 42 persone: 27 studenti, tre insegnanti e dodici familiari degli insegnanti. Uno studente è rimasto ucciso nell’attacco, attribuito a un gruppo criminale locale. Il presidente Muhammadu Buhari ha ordinato un’operazione militare per liberare le persone rapite.
Ciad
Le autorità della regione del Salamat, nel sud del paese, hanno affermato il 17 febbraio che almeno 35 persone, tra cui un soldato, sono morte negli ultimi giorni nei combattimenti tra pastori e agricoltori. Nella regione sono frequenti gli episodi di violenza tra agricoltori autoctoni e pastori nomadi arabi.
Bielorussia
Il 17 febbraio è cominciato il processo contro Viktor Babariko, uno dei principali avversari del presidente Aleksandr Lukašenko. Babariko, un ex banchiere di 57 anni, era stato arrestato due mesi prima delle elezioni presidenziali dell’agosto scorso con l’accusa di corruzione e riciclaggio. Sempre ieri due giornalisti sono stati condannati a due anni di prigione per aver “partecipato” nei mesi scorsi al movimento di protesta contro Lukašenko.
Georgia
Il primo ministro Giorgi Gakharia si è dimesso il 18 febbraio in polemica con la decisione di un tribunale di procedere all’arresto di Nika Melia, leader del Movimento nazionale unito, la formazione d’opposizione fondata dall’ex presidente Mikheil Saakashvili. Melia è accusato di aver organizzato alcune proteste violente nel 2019, ma Gakharia teme che il suo arresto possa destabilizzare il paese.
Spagna
La sera del 17 febbraio centinaia di manifestanti che protestavano contro l’arresto del rapper Pablo Hasél si sono scontrati con la polizia a Madrid e a Barcellona. Hasél, 32 anni, era stato arrestato il 16 febbraio all’università di Lleida, in Catalogna, dove si era rifugiato con decine di sostenitori. Il rapper è stato condannato a nove mesi di prigione per aver “esaltato il terrorismo e insultato la monarchia e le forze dell’ordine” su Twitter.
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