Sostenibilità e inclusione sono due parole chiave per ripensare la società del ventunesimo secolo. Sia a livello urbanistico sia a livello culturale. Se ne parlerà in due incontri del festival organizzati in collaborazione con la fondazione Unipolis. Il 1 ottobre si discuterà di come ripensare gli spazi urbani in modo da ridurre le disuguaglianze e favorire la solidarietà e l’integrazione: lo faranno l’architetta e assessora alle politiche per la sostenibilità del comune di Reggio Emilia Carlotta Bonvicini e Ronald Lievens dell’università di Tilburg, nei Paesi Bassi. Introduce e modera l’incontro, nel cortile del Castello, il giornalista Simone d’Antonio.
Le storie di quattro attivisti saranno invece la chiave per entrare nelle nuove forme di mobilitazione (in particolare quella digitale) che stanno trasformando la partecipazione, soprattutto dei giovani, alla vita pubblica per esempio nella difesa dei diritti lgbt+ e dell’ambiente. I protagonisti di questi racconti (che si incontreranno il 2 ottobre al Teatro Comunale) sono Isabella Borrelli, attivista transfemminista, Alice Quattrocchi del movimento Fridays for future, Unastorta di SessFem e Pietro Turano del Gay Center. Modererà l’incontro Claudio Rossi Marcelli di Internazionale.
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